Uno dei problemi principali degli antifurti per la casa è quello legato alla gestione dei falsi allarmi. Di base un buon allarme non dovrebbe mai “scattare” se non ci sono dei ladri o degli intrusi che stanno tentando di entrare dentro casa o se già l'hanno fatto.
Il motivo è chiaro: un antifurto che genera falsi allarmi non serve a molto, fa prendere degli spaventi a noi, ai vicini (pensate ad una sirena che suona in un condominio), e alla fine ci vede costretti a disattivarlo. In questo modo lasciamo la casa senza antifurto, in balia di ladri e malfattori.
La differenza tra un buon sistema di allarme (compreso un kit antifurto) ed uno scarso è proprio qui, nel riconoscimento reale di un pericolo in corso o imminente. Un buon antifurto fa partire la sirena, o una telefonata sul nostro cellulare, solo quando serve. Quando ad esempio un ladro sta tentando di scassinare la porta o la finestra, quando qualcuno ha scavalcato un muretto esterno, quando un intruso è riuscito a penetrare in casa e cammina indisturbato nella nostra proprietà privata. In tutti questi casi l'antifurto deve saper bene comportarsi.
I componenti che più sono soggetti alla generazione di falsi allarmi sono i sensori, chiamati anche rilevatori di movimento. Sono loro che possono ad esempio scambiare il movimento di un uccello nell' aria per un ladro, il pgioassag di un gatto o un cane per l'intrusore di turno. Ecco perchè bisogna sceglierli in maniera corretta a seconda dell'ambiente che dovranno controllare.
I falsi allarmi vengono generati più facilmente se i sensori sono montati all' aperto. All'esterno le condizioni di disturbo sono tante. Vento, pioggia, neve, foschia, luce diretta del sole oppure una rifrazione di uno specchio o di un elemento riflettente. I fari di una macchina, ma anche i tentativi di sabotaggio dei ladri. Sono tutte condizioni che mettono alla dura prova il buon funzionamento dei rilevatori.
I PIR, quelli a raggi infrarossi, soffrono molto le variazioni di calore, visto che utilizzano proprio la temperatura per la rilevazione di un corpo umano. Attenzione quindi anche se li montiamo all' interno vicino a forni o ventilatori che spostano oggetti. I sensori a microonde invece possono essere disturbati da campi magnetici generati da antenne o forni microwave.
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Tutti i sensori ormai sono “pet immune” ovvero se passa un animale davanti a loro si accorgono della differenza tra essere umano e animale. Attenzione perchè garantiscono fino ad animali di taglia non superiore a 20-25 Kg. Visto che i sensori costano poco rispetto all' impianto totale, cercate di non risparmiare.
Fattori che generano falsi allarmi sono legati anche all' alimentazione dei componenti. La centralina, se disconnessa dalla rete elettrica, ha solitamente delle pile che ne garantiscono il funzionamento. Attenzione se dovessero essere scariche, così come i sensori wireless. Controlliamo sempre la carica delle pile.
Infine eventuali corti circuiti all' impianto elettrico possono essere scambiati per un tentativo di sabotaggio, anche in questo caso vengono generati degli allarmi che non sono veritieri.
Una corretta gestione dei falsi allarmi passa dunque per il montaggio del sensore adatto alle condizioni ambientali in cui opera. Attenzione anche ad un'altra differenza: un antifurto per la casa senza fili è sottoposto a maggiori disturbi elettromagnetici rispetto ad un impianto filare, che è sempre da preferire.