Rilevatori a Microonde di Movimento Guida

I rilevatori di movimento sono fondamentali in un impianto di antifurto. Senza di loro non avrebbe senso parlare di impianto di sicurezza per la protezione da furti ed intrusioni. Come dice la parola si occupano di rilevare il movimento di una persona all' interno di un ambiente e di comunicarlo alla centralina. Oggi parleremo di una delle due tecnologie che sta alla base del loro funzionamento, ovvero quella a microonde (microwave).

Solitamente quando parliamo di sensori di movimento, o rilevatori volumetrici, ci riferiamo a quelli a raggi infrarossi passivi, PIR. E' una tecnologia economica ed efficace e funziona benissimo. Possono esserci però delle situazioni in cui tale tecnologia non riesce ad essere utilizzata in maniera efficace. Dato che il sensore rileva a distanza il variare della temperatura di un ambiente, potrebbero esserci delle fonti di disturbo. Un termosifone, un camino, un ventilatore messo vicino al rilevatore stesso lo mandano in confusione. Così come un raggio di sole diretto o un oggetto riflettente se ci riferiamo a sensori montati all' aperto. In tutti questi casi la tecnologia a raggi infrarossi potrebbe essere inadatta. Proprio per questo motivo, in alternativa, si possono utilizzare i rilevatori di movimento a microonde.

rilevatore-microonde

Il funzionamento

un componente posto sulla scheda madre del sensore genera onde magnetiche ad alta frequenza, comprese tra 2.6 e 300 Ghz. Il principio di rilevamento della presenza di una persona è diverso. Viene memorizzata l'energia impiegata per saturare l'ambiente nello stato di quiete messa successivamente a confronto con quella impiegata con la presenza di un essere umano. La differenza genera un allarme.

Oppure si utilizza un piccolo generatore ed un ricevitore posto all' interno del sensore stesso. Il generatore invia onde elettromagnetiche che vengono riflesse da un oggetto presente in stanza. Se l'oggetto è presente l'onda viene riflessa alla stessa frequenza, se si muove è invece diversa ed in questo caso significa che è presente qualcosa che si muove (effetto DOPPLER). Ricordiamo che la variazione di fase dell'onda segnale è direttamente proporzionale alla velocità dell'intruso

La domanda che ci si pone allora è : "quindi se ho un gatto in casa, oppure se per un qualsiasi motivo cade un oggetto in casa, scatta l'allarme"?. No, perchè il sensore è dotato di scheda che "interpreta" queste variazioni di energia e le codifica in maniera corretta distinguendo la presenza di un essere umano da quella di un animale o di qualcosa che si muove. E' fondamentale il giusto riconoscimento per non generare falsi allarme che metterebbero fuori gioco l'intero antifurto.

sensore-microonde

Vantaggi e Svantaggi

questo tipo di sensori costano un po' di piú rispetto a quelli PIR e consumano molta energia elettrica, pertanto le batterie devono essere molto efficienti se utilizziamo in collegamento wireless. Sicuramente un rilevatore a microonde è immune, o quasi, alle variazioni di calore, ma sicuramente è disturbato da fonti elettromagnetiche. Sono soprattutto i ripetitori televisivi, quelli radio, meno quelli di telefonia mobili, a metterlo in difficoltà se sono presenti nelle vicinanze. Mettiamo in conto poi che le onde elettromagnetiche passano anche attraverso i muri per cui è bene tararli in maniera corretta, ovvero scegliere la frequenza giusta  che dipende dall' lunghezza dell' onda. Sul mercato ci sono anche i sensori a doppia tecnologia che combinano tecnologia PIR e a MICROONDE. In quel caso l'allarme scatta se si verificano ambedue le condizioni. Un controllo in piu' per evitare falsi allarmi.

Usi dei rilevatori a microonde

I rilevatori di movimento a microonde hanno una vasta gamma di applicazioni, non solo per i sistemi di sicurezza per la casa ma anche per:

  • apertura e chiusura automatizzata delle porte
  • utilizzati per rilevare il battito cardiaco e la respirazione
  • gestione del traffico urbano di automobili
  • monitoraggio del sistema di illuminazione di una casa o di un edificio.

One Response

  1. Angela Lisi 18 Gennaio 2017

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