Detrazioni fiscali per i sistemi di videosorveglianza

Chi è interessato a installare un sistema di videosorveglianza ha la possibilità di usufruire di una significativa detrazione fiscale che gli consente di risparmiare sui costi di acquisto  o, per essere più precisi, di vedersi rimborsata una parte della somma spesa .

Come funziona la detrazione

Il bonus fiscale per i sistemi di videosorveglianza è stato introdotto nel nostro Paese attraverso la Legge di Stabilità del 2016: si trattava di una forma di credito di imposta al 100% che in un momento successivo è stata trasformata andando a far parte degli interventi che possono essere agevolati attraverso il bonus ristrutturazione.

Il bonus può essere richiesto e ottenuto solo da persone fisiche: ciò vuol dire che sono esclusi i commercianti, gli artigiani, le società e le imprese. Le agevolazioni valgono per le spese che vengono sostenute non solo per l'acquisto di sistemi di videosorveglianza, ma anche per la sottoscrizione di contratti di videosorveglianza, per esempio con agenzie di vigilanza. A partire dal 2017, e quindi anche negli anni successivi proseguendo nel 2022, la detrazione è pari al 50% perché confluita nell'insieme degli incentivi che fanno parte del bonus ristrutturazioni. Controlla sul sito delle Agenzie delle Entrate su eventuali proroghe e su cosa è detraibile.

Che cosa fare

In attesa di eventuali proroghe , per il momento la detrazione può essere fruita unicamente fino al 31 dicembre del 2022. Il pagamento delle spese deve essere tracciato, e per questo motivo deve poter essere effettuato con bonifico parlante. La spesa deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi: ovviamente, per una spesa affrontata nel 2021 la dichiarazione a cui si deve far riferimento è quella del 2022. La detrazione sarà poi ripartita in dieci quote, e cioè in dieci rate distribuite nei dieci anni successivi, tutte dello stesso importo.

Chi può richiedere gli incentivi

Il bonus può essere richiesto non solo dal proprietario di un immobile, ma anche da un familiare convivente, sia esso il coniuge, il componente dell'unione civile, ma anche gli affini entro il secondo grado o i parenti entro il terzo grado. Nel caso di un coniuge separato, tale possibilità è prevista unicamente nel caso in cui egli sia assegnatario dell'immobile che è intestato all'altro.

Il bonus, inoltre, spetta ai titolari del diritto di godimento di un immobile e ai conviventi more uxorio, anche se questi non sono titolari di un contratto di comodato né proprietari degli immobili. Tra le spese che possono essere detratte ci sono, in realtà, non solo quelle relative all'installazione di un sistema di videosorveglianza, ma quelle che riguardano tutti gli interventi che hanno lo scopo di prevenire furti, rapine e atti illeciti in generale: basti menzionare, a titolo esemplificativo, le spese per l'acquisto di tapparelle metalliche, di grate sulle finestre e di fotocamere collegate con agenzie di vigilanza.

Tetto massimo della detrazione

Il bonus videosorveglianza è stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 che vi ha destinato risorse pari a 2,6 milioni di Euro. La detrazione può coprire il 50% della spesa sostenuta che deve essere provata tramite regolare fattura e pagamento via bonifico bancario o postale. Il tetto massimo della spesa ammessa è di 96.000 euro.

Come scegliere il sistema di videosorveglianza

Sul mercato si possono trovare numerosi marchi che producono sistemi di videosorveglianza a distanza: il suggerimento è quello di fare riferimento a brand noti e che possano garantire un servizio di assistenza adeguata. Gli impianti di videosorveglianza Urmet sono sinonimo di alta qualità da questo punto di vista, ma vanno citati anche quelli di Sony, di Panasonic, di Bosch e di Samsung.

Tipologie di sistemi di videosorveglianza

Ovviamente esistono differenti sistemi di videosorveglianza, con caratteristiche bene diverse tra loro e che puntano a soddisfare differenti esigenze. Di seguito vediamo i sistemi più comuni.

  • Telecamere a circuito chiuso. Trasmettono le immagini riprese ad un monitor e le registrano. Possono essere a colori o in bianco e nero.
  • Sistemi di videosorveglianza wireless. Come dice la parola stessa sono sistemi senza fili, che spesso possono essere di intralcio in un'abitazione. Per la loro semplicità di installazione sono molto apprezzati dai privati.
  • Sistemi di videosorveglianza tradizionali. Dai costi abbastanza contenuti sono i sistemi più comuni con dispositivi ad installazione filare, più telecamere e monitor. Possono essere ampliati con microfoni e micro telecamere occultabili.
  • Impianti di video sorveglianza per esterno. Sono l'ideale per sorvegliare giardini, parcheggi e depositi all'aperto e sono sempre più richiesti. Possono essere caratterizzati da dispositivi tradizionali in modalità DVR (Digital Video Recorder) oppure da sistemi più sofisticati wireless che trasmettono le immagini via wifi.

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